Il Pericoloso Cristallo.
Peso atomico del Piombo
Quante volte ci siamo fatti incantare dalla lucentezza di un calice, dai suoi riflessi, dal suo suono “cristallino” armonioso e persistente dopo averlo delicatamente colpito?
Quante volte abbiamo apparecchiato, con orgoglio, per un ospite di riguardo coi nostri migliori cristalli?
Dal greco krýos ‘gelo’ e krýstallos ‘ghiaccio’, deriva la parola cristallo comunemente usata.
È un termine curioso perché ha una significato scientifico molto preciso e affascinante, ma spesso viene usato in maniera impropria per l’effetto eccezionale che fa. Il termine cristallo indica (per essere precisi) la struttura tridimensionale dei solidi in cui i costituenti molecolari sono disposti in uno schema geometrico rigido e orientato che si ripete.
Parlare dei “cristalli della macchina” è improprio e pure di “bicchieri di cristallo” dal momento che, essendo comunque di vetro, non hanno una struttura cristallina ma, anzi, amorfa.
In termini semplici, mentre la struttura dei cristalli è definita e ripetibile, a livello atomico non esiste al mondo un bicchiere uguale all’altro.
Al netto delle definizioni, da un punto di vista chimico-fisico il cristallo (bicchiere) è un manufatto riferibile al vetro dove la componente del Calcio (Ca) è sostituita interamente dal Piombo (Pb) per aggiunta in fase di fusione di uan quota oscillante tra il 18 e il 40% in peso di PbO monossido di Piombo.
L’aggiunta di Piombo alla fusione del vetro è documentata a partire dal 1500 a.C. nei vetri blu mesopotamici. Questo metallo è sempre stato usato in concentrazioni variabili in dipendenza di giacimenti e risorse. Una fonte primaria di piombo usata dai vetrai e dai ceramisti, fu la rete degli acquedotti romani dopo la caduta dell’Impero. Il “brevetto moderno” è da attribuire all’inglese George Ravenscroft nel 1674, ma già Antonio Neri aveva dedicato il suo quarto libro de L’Arte Vetraria (1612) al vetro al piombo.
Se la presenza del Piombo, migliora la capacità di lavorazione, rende il prodotto finale più lucente e resistente,
dall’altra i rischi per la salute connessi all’assunzione di bevande sono altissimi.
A causa di questi rischi, si è vicariata la presenza del Pb con altri ossidi di Bario, Zinco e Potassio.
Nell’Unione Europea la produzione dei cristalli è normata dalla direttiva 69/493/CEE la quale ATTENZIONE, non vieta la produzione di cristalli al Piombo, ma, anzi, la certifica.
Per chi volesse produrre Cristallo al Piombo deve essere rispettata la quota minima del 24% di PbO, altrimenti si produce un falso.
Le moderne produzioni non contengono mai, meno del 24% di PbO.
Per quanto tossico, è comunque ammesso, chiaro?
Viceversa, secondo la stessa normativa, i bicchieri (ampolle, bottiglie) che hanno meno del 24% di PbO per averlo sostituito con Ba, Zn e K, sono semplicemente definiti cristalli.
In definitiva, la normativa, per quanto sia conosciuta la tossicità, tutela il Cristallo al Piombo come fosse un “prodotto DOCG”, passateci il termine.
USO | PbO (% IN PESO) |
Vasellame domestico | 18-38 |
Vetro ceramica | 13-35 |
Lenti | 4-65 |
Schermi anti radiazioni | 2-28 |
Prodotti alta resistenza elettrica | 20-22 |
Sigillanti per vetro | 56-77 |
Ci verrebbe spontanea una domanda, ma dove si producono bicchieri e decanter di cristallo?
Come vengono venduti?
Se prendete i 10 top decanter in commercio (prodotti o solo commercializzati?) sul mercato italiano, anche con grandi firme di designer
Se però, su un motore di ricerca, digitate “bicchieri cristallo piombo”
trovate una varietà mondiale che con orgoglio certifica che si tratta di Cristallo al Piombo 24%, come la normativa Europea prevede.
Ma, da dove provengono e con quali criteri sono stati fusi? Si sappia che le norme per la corretta produzione valgono solo per CE e USA. Ma il mondo è assai più grande.
Un vino posto in decanter di cristallo, raddoppia la sua concentrazione in Piombo per ogni ora di contatto.
E, dal momento che l’acidità di un vino è una delle caratteristiche che lo rendono pregiato e/o particolare, è bene che si sappia che
la solubilizzazione del Piombo da supporti di cristallo è direttamente proporzionale alla diminuzione del pH.
Considerata la pericolosità del Piombo forse gli acquirenti/consumatori sono poco tutelati?
Pensate ancora di acquistare o regalare un bel set di cristallo?
Pensate di rivolgervi a un rivenditore, a uno store online o cercare qualche produttore con cui poter parlare?
Vi deludiamo subito e vi facciamo risparmiare tempo i rivenditori di calici (trovare un produttore è veramente complicato) offrono prodotti certificati, ma non troverete mai la composizione chimica del materiale che volete acquistare…
Prima di acquistare un prodotto meditate molto bene e, poi fate come volete, date un occhio alle vostre vetrine, alle scansie delle nonne o delle suocere. Ogni volta che toccherete prodotti in vetro, o peggio in cristallo, fatevi qualche domanda.
Mangiare e bere è necessario, conoscere è indispensabile.